Verde e fiori di Cipro

Quercus infectoria ssp. veneris (orto botanico Akamas - Cipro)

APPUNTI DI VIAGGIO A CIPRO - ESTATE 2013

di Andrea Faes Belgrado

Cipro è davvero un'isola interessante e varia: nel mezzo del Mediterraneo Orientale, è stata nei secoli approdo di infiniti colonizzatori, dai Fenici ai Romani, dai Crociati di passaggio ai Cavalieri del Santo Sepolcro, baluardo negli anni d'oro della Repubblica di Venezia, e tuttora testa di ponte di militari inglesi (Cipro è stata inglese fino a non molti decenni or sono). Ogni popolazione di passaggio, a partire dai primissimi colonizzatori neolitici di cui restano molte tracce, ha lasciato segno del suo passaggio. Come capita di vedere anche di fronte a Cipro, in Israele o Siria e Giordania, molte vestigia sono sovrapposte e non sempre facilmente interpretabili nella loro stratificazione. A Cipro si trova anche la spiaggia "Petra Tour romiou" dove sarebbe emersa nientemeno che la dea Afrodite, il cui culto per molti secoli ha richiamato sull'Isola pellegrini e devoti. San Paolo nelle sue peregrinazioni lungo il Mediterraneo è sbarcato qua a Paphos, città e porto romano molto importante. Riccardo Cuor di Leone si è pure sposato sull'Isola. Sui monti Troodos sono presenti numerosi monasteri ortodossi dai caratteristici tetti spioventi, quasi come le chiese del Nord Europa.

Resta dunque solo l'imbarazzo della scelta di quale periodo storico interessi di più approfondire e quali vestigia recarsi a visitare: tutte edificate in luoghi splendidi, dominanti un mare cristallino ed un paesaggio molto mosso e mai monotono. 

Dal punto di vista naturalistico, Cipro essendo isola lontana dalle coste anatoliche ha potuto differenziare una flora ed una fauna endemiche varia ed affascinante in tutte le stagioni: ad esempio molte le specie di orchidee selvatiche, un ciclamino e molte altre essenze magari di poco differenti dalle specie affini che crescono sulla terraferma, in quanto adattate alle condizioni peculiari dell'Isola. 
Le colture principali sono mutate nei secoli, con però alcuni punti fermi: l'isola è molto fertile e l'acqua non manca però tutte le foreste originali sono state utilizzate dagli Egizi per costruire navi, lasciando solamente alcuni siti dove crescono i famosi Cedri simili al Cedro del Libano e poche altre aree vergini. La coltura del carrubo è stata importantissima, tanto che nella vecchia fabbrica di farina di carrubo si trova ora un museo dedicato a tale coltura ora abbandonata. Ma moltissimi carrubi anche molto antichi si trovano nelle campagne, alternati ad olivi secolari. Invece la coltivazione della vite, di antichissima origine, è stata aggiornata ed allineata ai nostri tempi, con produzione di molti vini da vitigni antichi ritrovati. Il famoso vino Commandaria, simile al Madera, è uno dei vini più antichi d'Europa, creato dai Crociati. 

In molte campagne quasi in riva al mare vengono invece coltivati i banani a cielo aperto, con una produzione di piccoli frutti che non ho avuto il piacere di assaggiare, essendo i caschi in estate assai verdi ed acerbi. 

Fortunatamente, nonostante una speculazione piuttosto aggressiva lungo le coste per finalità di turismo di massa, Cipro ha ancora siti e scorci specie all'interno che testimoniano il passato agricolo: non mancano agriturismi in casali sistemati con massimo rispetto delle caratteristiche originali, e si può organizzare percorsi enologici visitando belle cantine nelle zone collinari. Infine alcune zone dell'isola, in primis la penisola di Akamas, sono fortunatamente dievnute Parco nazionale - nelle spiagge di sabbia infinite e deserte nidifica la tartaruga Caretta caretta - e conservano estensioni di macchia e di foresta Mediterranea. Al confine settentrionale del parco di Akamas si trova un bell'orto botanico dove sono state piantate tutte le specie endemiche di Cipro.

 

Presto pubblicato l'ALBUM FOTO del viaggio.