Diario di viaggio - Biellese
Una giornata sulle colline Biellesi
Il 30 maggio scorso Linnea Tours ha accompagnato un folto gruppo di amici di “Internet Saloon” a visitare Biella e i suoi dintorni. Partiti da Milano poco dopo le 8 del mattino, alle 9.45 giungevamo a Candelo, per una camminata nei meandri del “ricetto”, un antico borgo medioevale un tempo utilizzato come ricovero delle derrate alimentari da parte della popolazione locale.
Oggi la struttura originaria è ancora perfettamente conservata, con i muri di sasso e mattone caratteristici delle antiche costruzioni ed i vecchi magazzini che lentamente si stanno convertendo in piccole botteghe artigiane. Notevole il torchio del 1200 ricavato da una quercia dal peso di più di mille chilogrammi situato all’interno dell’omonimo ristorante.
Dopo un breve excursus ai giardini della piazza Zumaglini nel centro di Biella, per ammirare uno splendido esemplare di ippocastano ed uno di cedro del libano (entrambi della metà dell’800) ci spostiamo a Pollone per inoltrarci nel Parco della Burcina intitolato a Felice Piacenza che lo ideò alla metà dell’800. Una breve camminata ci porta alla Valle dei rododendri i quali, causa l’anticipo di stagione causato dal grande caldo di aprile e maggio, erano quasi tutti sfioriti ad esclusione di quelli azzurri. Nonostante ciò il Parco della Burcina è ben progettato e anche senza rododendri le sue piante riempiono gli occhi degli appassionati con altrettanta gioia; ed ecco i liriodendrum tulipifera, alberi ad alto fusto dal caratteristico fiore a forma di tulipano in piena fioritura, un taxodium disticum posizionato a valle del viale per poter essere ammirato in tutto il suo splendore ed un fagus asplenifolia di rara grandezza.
Un ottimo pranzo alla trattoria del Parco ha rigenerato le energie di tutto il gruppo per essere pronti alle visite pomeridiane.
Prima tappa sempre a Pollone al giardino dei fratelli Piacenza per ammirare sotto l’attenta guida di Ursula Piacenza, moglie di Guido, la ricca collezione di piante sapientemente messe a dimora negli anni da parte di tutta la famiglia, a cominciare da Felice. Bella e affascinante la serra del 1901, dove il ficus repens e la nicotiana han trovato il loro habitat naturale.
Infine trasferimento a Villa Cernigliaro nella vicina Sordevolo, il cui giardino incanta i visitatori per i bellissimi esemplari di faggi e magnolie e dal quale si può ammirare una splendida vista sulla valle dell’Elvo. La villa, costruita negli anni ottanta dell’ottocento in puro stile liberty, divenne sede e ritrovo di illustri intellettuali del novecento. Oggi ci si può fermare per la notte, così che tutti possono ammirare il suo arredamento d’epoca ottocentesca perfettamente conservato. Inoltre le teche coi disegni originali di Franco Antonicelli, genero di uno degli ex proprietari Annibale Germano, raffiguranti personaggi noti dagli anni 30 ai 60 del ‘900 hanno reso la visita ancora più simpatica e interessante.
Rientro a Milano per le ore 20 con la testa piena di immagini, ricordi e profumi.